La musica può influenzare le nostre emozioni e regalarci dei momenti meravigliosi.
Ma nella Cina antica serviva anche per guarire.
Nel libro di storie “Lü Shi Chun Qiu” si descrive infatti come circa 4 mila anni fa le frequenti alluvioni affliggessero gli uomini. Dal momento che l’acqua appartiene all’energia Yin, le frequenti alluvioni avevano rotto l’equilibrio naturale tra Yin e Yang e molti uomini soffrivano di dolori fisici, poiché anche nei loro corpi la componente Yin era diventata troppo forte. Così un giorno l’imperatore Yao compose un brano musicale, una forte energia Yang che guarì in modo miracoloso i dolori del popolo.
Come si esprimono Yin e Yang nella musica? Secondo i cinesi le tonalità diesis esprimono energia Yang e le tonalità bemolle esprimono energia Yin; i suoni alti appartengono allo Yang e quelli bassi allo Yin.
La musica pentatonica cinese, basandosi sui cinque elementi, conosce classificazioni ed effetti guaritori più specifici, e corrispondenti ai cinque organi e stati d’umore dell’uomo.
Le melodie sul tono Kung (宮; corrispondente al DO) sono considerate nobili come la terra, si rivolgono alla milza e rendono tolleranti.
Shang (商; corrispondente al RE) appare pesante ed inflessibile come il metallo. Il tono rafforza i polmoni e la sincerità degli ascoltatori.
Con il tono Chiao (角; corrispondente al MI) ritorna la primavera e risveglia tutte le cose ad una nuova vita. Il suo elemento di legno rafforza il fegato e addolcisce il carattere.
Il tono Chih (徴; corrispondente al SOL) è appassionante come il fuoco e tocca il cuore rendendo generosi.
Le melodie Yü (羽; corrispondente al LA) influenzano con la loro melanconia delicata i reni. Questa musica acquatica rende equilibrati.
Per mantenere il corpo umano in armonia, non bisognerebbe esagerare con nessuna emozione. Così insegna la cultura cinese: la musica triste non deve deprimere e la musica allegra non deve far divagare eccessivamente.
“I nostri antenati credevano che la musica avesse il potere di armonizzare l’anima di una persona in un modo che la medicina non poteva. Nell’antica Cina, uno dei primi scopi della musica era la guarigione. Il carattere cinese che sta per medicina in realtà deriva dal carattere che sta per musica”, afferma Gao Yuan, compositore di Shen Yun.
Shen Yun ha la missione di promuovere la rinascita dell’autentica Cultura cinese e di presentare la sua perfetta bellezza. Offre una musica orchestrale che combina, come nessun’altra, strumenti musicali cinesi e strumenti occidentali: ascoltando la musica di Shen Yun lo spettatore può sperimentare in prima persona il reale potere benefico e guaritore della musica.
Il medico generico e dottore in medicina cinese Zhiping Chen, dal 2004 tiene delle conferenze sulla musica e la salute, e ha scoperto questo fenomeno quando i sintomi asmatici di una paziente asmatica sparivano poco dopo aver ascoltato della musica tradizionale.
Da migliaia di anni regna il Pipa (o Liuto Cinese). È la regina degli strumenti della musica popolare cinese. Questo strumento pizzicato si vede spesso nelle rappresentazioni della pittura tradizionale e nelle mani delle fate celesti. I poeti ne lodano il suo suono delicato ed elegante.
Bai Juyi (772-846) compose le famose parole su una suonatrice di pipa:
Corde gravi, come uno scroscio di pioggia.
Corde alte, sospirano come un cinguettio d’amore.
Scrosciano e sospirano costantemente, l’artista crea un sano caos.
Come perle grandi e piccole, che cadono in una ciotola di giada.
Suona come un rigogolo svolazzante tra i fiori.
Toni vacillanti come acqua di sorgente sulla sabbia.
Acqua di sorgente – fredda e aspra, corde incerte.
Corde vacillanti – nessun suono più – momentaneamente.
Preoccupazione segreta,
risentimento offuscato.
Il suono di questo silenzio sconfigge tutti i suoni.
Scoppia una bottiglia d’argento, spruzzi di nettare d’acqua.
Truppe con una corazza di ferro, sfondano il nemico, risuonano spade e lance.
Fine del brano, afferrare il centro della Pipa con forza.
Quattro corde, un suono, come stoffa che si strappa.
Gabriella Origano
In collaborazione con Associazione Culturale Il Ponte