Quando ammiriamo un’opera d’arte rimaniamo colpiti dalla sua estetica, dalla tecnica e dall’impianto prospettico di ciò che si nasconde dietro il concetto e il simbolismo che l’artista ha voluto trasmettere all’opera, ma esiste un confine che si manifesta in maniera molto sottile ma evidente per chi sa leggere e guardare oltre.
Non è tanto quello che l’opera ci mostra quanto piuttosto quello che cela, la sua anima.
Le opere di David Peter Campbell ti costringono ad andare oltre perché nascono dalla sua passione per tutto ciò che è natura, un artista non solo scultore e pittore ma anche poeta, dove il canto della natura nelle sue opere, sono l’interpretazione di un animo sensibile che osserva il volto della vita.
David Peter Campbell nasce in California, studia arte presso la Universita BYU nell’Utah all’inizio degli anni ottanta e successivamente si trasferisce a Carrara dove frequenta l’accademia locale. Inizia la sua avventura nelle cave del Monte Altissimo, a stretto contatto con il marmo, la montagna e la natura del territorio. Campbell frequenta gli scultori del marmo di Pietrasanta e Carrara, affina le sue doti seguendo svariate lezioni da maestri qualificati, da cui apprende le varie tecniche del linguaggio scultoreo.
Ama Sperimentare, alternare i suoi lavori e la sua creatività oltre i confini delle diverse forme di espressioni quali: la pittura, le illustrazioni e la fotografia sottolineando l’importanza dei differenti materiali nell’ambito creativo come ricerca sulla materia.
Le sue opere comunicano con un linguaggio non banale che confina col mistero e che portano bellezza e poesia, la comunicazione del cuore. Wassily Kandinsky nel suo libro “Lo spirituale nell’Arte” spiega molto bene il risveglio della capacità di cogliere nelle cose materiali ed astratte l’elemento spirituale, introducendo il tema fondamentale della ricerca dell’interiorità.
Anche nelle opere di Campbell traspare un respiro legato alla spiritualità, una sorta di ricerca meditativa.
“Cerco di interpretare nelle mie creazioni dei valori nati dalla mia esperienza dando vita a opere dettate dal cuore.” spiega l’artista “L’arte è un mezzo per entrare in connessione con la nostra coscienza e sviluppare maggiore sensibilità.
Il processo di creazione nelle arti visive incontra lo spirito e il corpo. Ho sempre visto un filo rosso in tutto il mio lavoro, cerco di unire o creare una comunicazione fra contrasti.”
“Personalmente mi sono avvicinato qualche anno fa alla meditazione, che praticavo con molta difficoltà ma ne percepivo i benefici. Questa sensazione mi dava quiete, pace e chiarezza mentale, la stessa che ottenevo mentre scolpivo il marmo. Come se entrassi in un’altra concezione del tempo. Durante il processo lavorativo, in modalità volutamente lenta e riflessiva, mi rendevo conto di essere estremamente attento, concentrato ed efficiente in quello che facevo e le mie capacità senso-percettive e visive erano nettamente ampliate. Per me la meditazione è qualcosa che tocca profondamente la mia interiorità.
Forse l’arte è il risultato di una connessione con il mondo meditativo che si manifesta in materia visibile.”
E’ grazie alla natura che Campbell entra in contatto con sé e l’ambiente diventa il luogo ideale d’ispirazione per poter sviluppare le sue creazioni artistiche.
Osservando le sue numerose opere si resta colpiti dall’originalità delle composizioni simboliche moderne ispirate a modelli e immagini di pura invenzione da cui traspare una perfezione e una morbidezza plastica delle sue opere, a conferma di una sapiente manualità acquisita nell’arco di un lungo e fervido percorso artistico.
Si percepiscono emozioni impalpabili che hanno la capacità di toccare l’animo, perché non si fermano alla superficie ma che vanno oltre.
David Campbell e il progetto Sharing Creativity, un contenitore di esperienze creative condivise al Castello Malaspina di Massa
Dal 4 agosto al 4 settembre, è possibile visitare la mostra di David Campbell e partecipare al progetto Sharing Creativity, collaborazione creativa come impulso sociale. Il progetto nasce con l’intento di coinvolgere i visitatori della mostra e le persone di ogni età e renderli protagonisti dell’azione artistica. Ogni sabato e domenica parteciperanno ai laboratori creativi interattivi artisti e personaggi della cultura.
Cosa viene proposto al Castello Malaspina
• E’ possibile creare un’opera a fianco dell’artista David Campbell e seguirlo nelle sue riflessioni in lingua inglese
• Creare pietre in equilibro con la tecnica dello Stone Balancing di Nicola Daniele Fortuna
• Scoprire l’arte degli oggetti che suonano, con Chicco Chiari di Model Idea esperto di robotica
• Decorare le magliette per i bambini con disegni e altre decorazioni Giulietto Street Lab con Laura Peres
• UpCycling: rivalutare i materiali recuperati nel fiume creando insieme oggetti artistici con Alfio Bichi
• Per “Suona Persona” saper usare la propria voce e migliorarla con Livia Guadagnucci, Nicole Tanaka e Alice Piazza
• E molto altro…
Gabriella Origano
*Credit: Photo Sara Paglini
*Grafica Manifesto: Francesco Isola
Sharing Creativity di David Campbell ringrazia
*Blitz Graniti
*Larderia Colonnata di Fausto Guadagni