Il 9 febbraio in occasione della mostra a Villa Boriglione, nel Parco Culturale “Le Serre” di Grugliasco, sarà proposto ai visitatori che si tratterranno per la chiusura, dalle 17 alle 19, un happening di Drammaterapia. Laura Mercadante condurrà un workshop tra arte, teatro e musica proprio nelle sale della mostra in collaborazione con l’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, con il Patrocinio della Società Professionale Italiana Drammaterapia (SPID) e Il Centro Artiterapie Lecco. L’ingresso alla mostra è libero e la partecipazione al workshop è gratuita.
L’IO CORPO-BURATTINO
Workshop di Drammaterapia condotto da Laura Mercadante ispirato ai disegni di Ruvèn Latiàni.
Il corpo subisce continue metamorfosi, non solo per i cambiamenti dello scorrere del tempo, ma anche per lo scorrere interno delle nostre emozioni, soprattutto per quelle inconsapevoli. Ci sono corpi che desiderano essere visti, altri essere nascosti. Ci sono corpi ricurvi e altri protesi verso l’ignoto, ci sono corpi morbidi e altri spigolosi. Ci sono corpi appassionati e altri sfuggenti. Ci sono corpi di gioia e altri di delusione. Altri ancora di sorpresa o sospensione. Corpi infiniti e altri limitati, irati o assiepati, riconosciuti o ignorati, tutti con gli stessi diritti, le stesse aspettative, le stesse possibilità. Il corpo si modifica e agisce come mosso da fili invisibili manovrati dalle emozioni che li sottendono più o meno inconsapevolmente. Il workshop, attraverso le tecniche teatrali e i giochi espressivi della Drammaterapia propone un percorso di consapevolezza corporea ed emozionale che favorisca l’incontro e la conoscenza con il proprio burattino interiore, sospeso tra la realtà corporea e quella emozionale al fine di recuperare i fili inconsapevoli per divenire attori presenti a se stessi sul palcoscenico della vita. Prendendo ispirazione dai disegni di Latiàni ci muoveremo alla ricerca di un’umanità più incarnata e consapevole attraverso l’atto trasformativo di lasciare andare il proprio corpo di legno e divenire esseri umani in carne, ossa… ed emozioni.
Perché i Corpi-di-pinocchio di Ruvèn Latiàni?
Dal momento in cui si entra in contatto visivo con i disegni di Ruvèn Latiàni non si può non rimanere, in qualche modo, contattati anche internamente dallo squadernarsi di questi fogli che appaiono come appena sfuggiti da un quaderno antico, forse addirittura da un abbecedario consunto che immagino abbandonato, e sfogliato dal vento, sulla bancarella di un mercatino in cambio del biglietto d’ingresso al teatro dei burattini. Come in un labirinto di specchi, questi tratti distratti di matita si moltiplicano e ci circondano incuriosendoci, divertendoci e talvolta rattristandoci. Si manifestano infinite emanazioni di corpi di possibilità e di mondi emozionali dalla mano quasi inconsapevole del suo autore che percorre il foglio ad occhi chiusi e senza mai staccare la matita (un pezzo di legno appunto!) dalla superficie. L’essere molteplice si rispecchia e trova pace in attesa di riconoscersi, alla fine del sogno, in un nuovo corpo incarnato attraverso la voce, il corpo e il movimento. Questo è il sentimento che ha mosso la mia ricerca nel tentare di dare corpo ai Corpi-di-pinocchio di Ruvèn Latiàni, prima attraverso la danza espressiva nella performance dadaista: Stati alterati di Pinocchio, poi nel condurre un percorso di esplorazione e consapevolezza corporeo/emozionale con le tecniche della Drammaterapia nel workshop L’io corpo-burattino.
Laura Mercadante
Formatrice, Performer e Drammaterapeuta SPID
Per info e iscrizioni (entro il 1 febbraio): l.mercadante@drammaterapia.net
Tutte le informazioni sulla mostra:
Corpi-di-pinocchio
disegni e tele di Ruvèn Latiàni
1-9 febbraio 2020
Museo Gianduja – Villa Boriglione – Parco Culturale “Le Serre”
Via Tiziano Lanza, 31 – Grugliasco (To)
Inaugurazione: sabato 1 febbraio ore 18:00
Si inaugura sabato 1 febbraio alle ore 18 presso il Museo Gianduja in Villa Boriglione nel Parco Culturale “Le Serre” di Grugliasco la mostra Corpi-di-pinocchio, esposizione di opere di Ruvèn Latiàni, nome d’arte scelto dal musicista e compositore Corrado Fantoni, per i momenti in cui passa dal suono al disegno. La mostra è promossa dall’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare in collaborazione con la Fondazione Nazionale “Carlo Collodi” e UNIMA (Union Internationale de la Marionnette). Durante l’inaugurazione sarà presentato il libro-catalogo Ekphrasis dei Corpi-di-pinocchio con i contributi critici di Valerio Adami, Alfonso Cipolla, Susanna Fresko, Laura Mercadante e Corrado Fantoni (Tera Mata Edizioni, Bergamo).
«Chiunque sia il Pinocchio di Ruvèn Latiàni, va detto subito, questi non è altro che filo. Filo e solo filo, ovvero ciò che resta di Pinocchio una volta che Pinocchio non c’è più, in quel Teatrino Celeste che orfano di Pinocchio conserva solo i suoi fili recisi».
Alfonso Cipolla (dall’introduzione al libro-catalogo)
Ruvèn Latiàni ha cominciato a disegnare con un unico tratto filiforme corpi-di-pinocchio nel 1987, all’indomani del risveglio da un coma causato da un incidente. Nell’orientare un Pinocchio trans- personale, transgenico e alchemico – che si pone oltre le avventure di Collodi, ma in risonanza con esse – il disegno dell’archetipo-Pinocchio si è dibattuto all’interno di un recupero psichico della sua
personalità. Nel corso del tempo, tanti disegni si sono succeduti, ma sono rimasti muti dentro a delle cartelle. Ora, dopo 33 anni, Ruvèn Latiàni ne seleziona alcuni e decide di mostrarli in una esposizione intitolata Corpi-di-pinocchio.
Scrive Latiàni del suo lavoro: «Quello che posso dire di questi disegni è che immagino la matita in un rapido movimento, divenire lapis/lapsus … divenire pratica di meditazione, una sorta di disciplina yogica attraverso il gesto di un rigoroso e al contempo liberatorio segno a linea continua che, perdendo la mano sul foglio, la ritrova altrove, in altra dimensione…»