Ti capita di andare all’assemblea dei soci per l’approvazione di bilancio del Gruppo Macro, realtà editoriale leader nella diffusione di conoscenza e benessere di corpo mente e spirito, e ti trovi ad assistere a votazioni per la banalizzazione del denaro, la rivalorizzazione dell’umanità e finalmente il riscatto della tanto discussa cicala di Esopo.

È successo tutto sabato 21 maggio a Capicolle di Bertinoro, provincia di Cesena. L’intenzione qui non è di fare cronache o rilasciare informazioni confidenziali sui numeri che sono stati esposti ma per raccogliere e diffondere il messaggio certamente speciale che è stato lanciato: un modello di gestione organizzativa che si ispiri a una democrazia vera, di stampo greco, e lo sviluppo di un pensiero di prosperità nella libertà, che sia una traccia da seguire per la realizzazione di un mondo già emergente, che abbia la possibilità di essere e di cui nessuno parla.

«È da anni che come scopo noi non perseguiamo più la crescita di fatturato perché riteniamo che vada a scapito della qualità dei nostri prodotti, servizi e filosofia», ed è con questa introduzione rivoluzionaria che apre i lavori Giorgio Gustavo Rosso, fondatore e titolare di Macro Edizioni dal 1987, che quest’anno compie i suoi fecondi e orgogliosissimi 35 anni.

Il periodo è grigio, si sa; e anche Macro ha dovuto assistere ai fallimenti di librerie e distributori che non sono stati in grado di onorare le proprie pendenze, ma «quando si dirige un’azienda come un buon padre di famiglia», prosegue Rosso, «non si può imputare alla trascuratezza certe perdite», e nonostante la contingenza critica il Gruppo ha sostenuto il colpo e in tutta risposta ha aperto la Biblioteca Libera ed Errante, una realtà che promuove il libero scambio e pratica l’autodeterminazione per il conseguimento dell’autosufficienza al di fuori del profitto. Si possono scambiare capi d’abbigliamento, oggettistica, arredi, elettrodomestici, ma anche conoscenza con i corsi che vengono organizzati, dalla fotografia al canto, dal fai-da-te alla consapevolezza, e con molte altre iniziative che sono incoraggiate a nascere.

All’interno della B.L.E., ospitata nella sede storica di via Giardino, 30 a Diegaro di Cesena, non si usa denaro per fruire di beni e servizi, ma “foglie”. Una foglia corrisponde a 1 ora di ricchezza, cioè il tempo di vita umana utilizzata per creare quel bene e servizio, e deve essere scambiata con il suo valore umano equivalente. «Quando si parla di soldi si diventa molto seri», spiega Giorgio, «e vi invito a uscire da questo modo di vedere. Il denaro non è una cosa seria ma una frode assurda. Tutti gli esseri viventi su questo pianeta vivono in prosperità senza denaro. Hanno tutto quello di cui hanno bisogno. E anche noi dovremmo cercare di pensare a un modo per non essere schiavi del denaro e uscire dal denaro bancario».

La visione alternativa che suggerisce è lungimirante e ben compresa. Si vuole rivalutare l’umanità con i suoi intenti e valori. Noi stiamo nutrendo un sistema cui ci siamo assuefatti e che consideriamo inevitabile, ma in realtà ne siamo complici con un nostro consenso non espresso. Il denaro crea scarsità e schiavitù, che non è assolutamente obbligatoria. «Usciamo dalla tendenza che la vita umana è niente e il capitale è tutto», ribadisce Giorgio. «La vita umana è tutto e il capitale è niente. E la cicala è perfetta!»

Per questo, le nuove proposte di investimento si riferiscono non più all’oro ma a terreni coltivabili con acqua sorgiva, per assicurarsi un futuro di indipendenza dal sistema; e chi già sogna si fa avanti per sottoscrivere e partecipare, ma Giorgio ricorda una cosa importante: «Noi siamo prosperi, non siamo in cerca di sottoscrizioni ma di partecipazione e di idee». E lo shock di sentire idee così insolite, ma intelligenti e sagge, fa nascere il desiderio di entrare in un mondo che non c’è, ma c’è.

Nel mondo virtuale e finto in cui tutti cercano di accumulare qualsiasi cosa, e dove ciò che importa è solo il denaro-truffa, sta emergendo una nuova realtà che non vuole più andare contro la sua natura. Macro dà il suo contributo. Nasce il desiderio di utilizzare la propria ricchezza acquisita alla nascita per diritto naturale, che fa finalmente affondare le mani nella generosa borsa della creatività, per far crescere il bilancio di bellezza di questo nuovo Stato nello stato. Nuovi cittadini cercasi.

Ed è proprio così: la cicala è perfetta!

Simona Valesi

Simona Valesi

Direttore Responsabile di OlisticNews. Giornalista pubblicista, milanese di nascita e californiana d’adozione, ha scritto per diverse testate italiane e statunitensi. Decisa a opporsi all’informazione denigratoria sensazionalista, volutamente...

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