Vandana Shiva, ambientalista, filosofa e attivista politica indiana, è diretta e semplice. Se inquini l’acqua che bevi, distruggi il sistema alimentare che ti nutre e inneschi un cambiamento climatico che annienta tutto l’equilibrio ecologico che ti sostiene, non puoi essere che stupido. E oggi ci governa la stupidità.

Ma come siamo arrivati a farci governare dalla stupidità e ad accettarla passivamente diventando noi stessi collusi con essa? E’ semplice. Hanno creato dei valori artificiali senza i quali hanno fatto credere ai più che non si sarebbe potuto sopravvivere, così hanno deviato l’attenzione dai valori reali legati alla vita, e mantengono da secoli la popolazione in un teatro di frodi e falsità che servono solo al loro unico scopo: il controllo!

Ma nonostante i media mainstream si guardano bene dal diffondere le informazioni indispensabili a rivelare l’arcano, perché fanno parte anch’essi del copione, a sprazzi la realtà viene a galla con personaggi come Vandana che dice le cose per come sono, con una chiarezza e una verità inconfutabili.

Hanno sostituito i valori reali del sapere, la crescita, le abilità, l’eleganza, l’esplorazione, l’etica, la contemplazione evirandoli del loro scopo intrinseco e facendoli diventare strumenti privi della loro essenza: semplici mezzi da possedere e a cui non si può attribuire un fine evolutivo. Si sono trasformati in valori artificiali che rincorriamo come una chimera per tutta la nostra esistenza: la laurea, la carriera, un buon posto di lavoro, una bella casa, i vestiti di marca, l’ultimo modello di cellulare, la macchina tedesca, la domotica, la tecnologia, possesso indefinito di oggetti, che sono tutti sottoprodotti di una struttura più complessa fatta di scatole cinesi piramidali che hanno chiamato economia e che ci hanno fatto osannare con l’emblema del progresso.

Ma l’economia, la crescita, lo spread sono tutte invenzioni artificiali create dall’uomo, inutili alla vita. Se ognuno avesse la propria casa, un orto, una sorgente d’acqua pubblica e non fosse stato privato dei suoi valori reali, sarebbe felice e non avrebbe bisogno di nessuna economia e le sue declinazioni. Essendo invece stati formattati a consumare qualsiasi cosa venga fuori da un’industria produttiva, non riusciamo mai a essere appagati e gioiosi in maniera costante e per compensare questa mancanza di essere, siamo diventati consumatori.

Tutto questo serve al controllo. Se per essere felice devi acquistare, allora devi lavorare, avere molti soldi, l’economia deve prosperare, i profitti devono crescere e non puoi fare scelte che impennino lo spread. Insomma sei uno schiavo, e tramite l’economia ti controllano. L’economia prospera fino a quando porta ricchezza in cima alla piramide e poi crolla per togliere tutto alla base, seminare paura e insicurezza, e ricordare chi comanda. Niente è cambiato dal medioevo. Tutto quello che hai ti verrà portato via. È il gran finale della sceneggiatura.

Vandana l’ha capito e cerca di mostrarci una via semplice per combattere la stupidità e tornare alle cose reali che sono sempre state, nel corso della storia, appannaggio delle donne. La tutela della vita, la conoscenza di vivere con la natura, la propensione alla condivisione, il saper prendersi cura delle cose e delle persone sono conoscenze che appartenevano, e ancora appartengono, all’altra metà del cielo, e di cui avremo sempre più bisogno nel futuro. Se vogliamo sopravvivere.

La Shiva non esita ad affermare che “le donne saranno le maestre di come essere umani nel futuro”. Nella grande famiglia umana, l’essenza femminile, più forte e longeva di qualsiasi altra espressione di vita, saprà mostrare la via per uscire da un mondo che sta precipitando, dimostrando intelligenza spirituale e sconfiggendo la stupidità suicida che ci ha guidato fino ad ora. Del resto, è l’unica cosa che non potranno mai portarti via senza il tuo consenso. Con lei presente nessun controllo potrà mai prevalere e imporsi. E questo l’hanno sempre saputo. Per questo hanno creato culture per sopprimerla, umiliarla e svilirla. Ma non è questo il tempo…

Simona Valesi

Simona Valesi

Giornalista pubblicista, milanese di nascita e californiana d’adozione, ha scritto per diverse testate italiane e statunitensi. Decisa a opporsi all’informazione scandalistica, polemica e tragica si specializza in cronaca d’oro e articoli...

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