Ayamé, cittadina ivoriana adottata da alcuni volenterosi cittadini pavesi riunitisi in APPA, l’Agenzia n. 1 di Pavia per Ayamé, ha il suono onomatopeico di un lamento inconsolabile lanciato nell’universo: una richiesta di aiuto che è stata ascoltata e accolta come un invito a dare a chi non ha la possibilità di alzarsi da solo. In questo territorio agricolo-forestale, con una popolazione di non più di 100,000 abitanti, APPA da trent’anni porta risorse ed energia rivitalizzante in tre grandi aree d’intervento: medico-ospedaliero, assistenza all’infanzia e risanamento ambientale.

Il primo contatto con la comunità di Ayamé, centro di 14,000 abitanti situato nella zona orientale della Costa d’Avorio a pochi chilometri dal confine con il Ghana, risale al 1981 da quando Emilio Bertotti, medico alimentato da un vivo spirito missionario, passava le sue ferie estive in quell’angolo d’Africa trasformando quello che era un semplice dispensario in un vero e proprio centro sanitario con il primo reparto di pediatria inaugurato nell’85.
L’incontro di Bertotti nel ’91 con Ernesto Bettinelli, professore di Diritto Costituzionale all’Università di Pavia, ha fatto il resto. Ernesto passa parola tra amici e colleghi dell’Università e con 50 cittadini pavesi tra docenti universitari, professionisti e molti medici, fonda l’Agenzia n. 1 di Pavia per Ayamé diventandone presidente.
Da allora l’Agenzia porta avanti ingenti, oculate e continuative operazioni per migliorare la qualità della vita dei residenti locali. Inizialmente si è occupata dello sviluppo strutturale dell’Ospedale Generale di Ayamé (HGA), che è diventato un nodo importante della rete sanitaria della nazione, instituendo negli anni il laboratorio di analisi, il servizio di radiologia e di ecografia, il padiglione di chirurgia con due sale operatorie, l’ampliamento del reparto di Pediatria, il laboratorio oftalmico modernamente attrezzato, il Centro per la cura dei bambini malnutriti, il completo rifacimento e allestimento dello studio dentistico.
Per agevolare l’accoglienza di volontari e missionari che si recano per portare il loro aiuto alla comunità, nel 2000 realizzano la Casa del Gemellaggio col contributo del Comune di Pavia che nel 1997 si è gemellata col comune di Ayamé confermando quella volontà di una cooperazione decentrata costruttiva e permanente che aveva ispirato la costituzione dell’Agenzia. La casa ha dato anche lo spunto per incoraggiare studenti-laureandi a intraprendere esperienze in paesi in via di sviluppo dando loro l’opportunità di entrare in contatto con un mondo a loro sconosciuto sotto forma di un nuova espressione di turismo responsabile.

Il turismo umanitario va in entrambe le direzioni e nel 1996 ha portato personale medico e paramedico locale, oltre che tecnico ed elettricisti, a fare stage di aggiornamento professionale al Policlinico San Matteo con il sostegno dell’Università di Pavia e delle strutture studentesche che hanno fornito ospitalità gratuita.
Le attività dell’agenzia si allargano nel 2005 con un occhio di riguardo all’infanzia con la costruzione della Nuova Pouponnière, progettata con standard elevati dall’Ordine degli Ingegneri di Pavia pur mantenendo le tradizionali caratteristiche africane e che avrà la possibilità di ospitare fino a 60 bambini di età prescolare. Il progetto è quello che impegna di più economicamente l’Agenzia per la continuità del servizio offerto e il personale qualificato impegnato.

Il lavoro continua con la costruzione e ristrutturazione di una decina di dispensari rurali nei centri più sperduti, il ripristino della rete fognaria, i progetti di micro-credito per le donne disagiate, la lotta contro l’AIDS infantile e la cataratta endemica che rende ciechi.
Le opere non finiscono qui e neanche la storia, che ci impegniamo a completare in altri articoli dedicati alle singole aree d’intervento. APPA riceve prestigiosi riconoscimenti e onorificenze per il valore morale e umanitario della sua impresa e comprende che per operare in modo più efficiente e strategico deve stringere sempre più collaborazioni e convenzioni con le organizzazioni e pubbliche amministrazione locali. Così, dal 2011 porta avanti i suoi progetti tramite la fondazione della “Association Etrangère Punto a Punto” regolarmente registrata presso il Ministero degli Interni della Costa d’Avorio, un nome che sottolinea la modalità assolutamente pragmatica di portare a termine le attività pianificate.
E di questo si sta iniziando ad occupare il presidente entrante Marco Morandotti, anche lui professore di Architettura all’Università di Pavia. Ernesto, infatti, lascia il suo posto alla nuova generazione, pur rimanendo attivo nell’organizzazione, e Marco già si sta organizzando per trovare le risorse per completare i progetti in calendario per il prossimo triennio dove spiccano prevenzione dentale, riduzione della mortalità materna, organizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti e la gestione del rientro in famiglia dei bambini dalla Pouponnière.

La miglior qualità che APPA e Punto-a-Punto possono sfoggiare è l’etica con cui gestiscono i fondi ricevuti: più del 99% di quanto viene raccolto finisce nella realizzazione dei progetti. Tutti i volontari riducono al minimo i costi che non superano mai l’1% dei bilanci annuali che sono tutti pubblicati e visibili per onesta trasparenza sul loro sito www.puntoapunto.org .
«Il seme è stato piantato e oggi è un albero cresciuto con buone radici», afferma Morandotti. «La mia visione ottimistica del futuro è di trovare modalità di collaborazione per accedere a fondi di finanziamento ricercando partnership strategiche che non siano occasionali ma che condividano lo scopo e l’impegno a lungo termine».
Le risorse provengono in gran parte dall’iscrizione dei soci e dalle donazioni di una diffusa rete di sostenitori. Si uniscono i contributi per progetti specifici di enti territoriali come Comune, Provincia, ambasciate e Università, seguiti da enti privati come fondazioni, trust, banche, 5×1000 proprio e dei Valdesi, o aziende con filosofia filantropica che desiderano far parte dei padri adottivi di Ayamé.
Se vuoi contribuire ai progetti di APPA e Punto-a-punto, puoi fare una donazione del tuo 5×1000 o tramite bonifico bancario sul conto corrente di Banca Intesa San Paolo (sede di Pavia) intestato a Agenzia n. 1 di Pavia per Ayamé al seguente IBAN: IT43K0306911336100000004385.
Il contributo è integralmente deducibile ai fini IRPEF e IRPEG.
Per ogni comunicazione potete scrivere a: presidenza@puntoapunto.org .
Per ulteriori info fate un giro su: http://www.puntoapunto.org/home.html