Sono varie le sfumature e le rielaborazioni di insegnamenti antichi che si sono evoluti nell’alimentazione dando origine a diverse scuole, e molte sono unite da dei concetti fondamentali comuni. Ognuna ha preso un suo carattere definito, ma nella filosofia di tutte ritroviamo l’obiettivo di rientrare in sintonia con la Natura e seguirne i ritmi che possano portare nuove energie rigeneratrici. L’essere umano inoltre, che entra a far parte di uno stile di vita armonizzato, è considerato come un’entità composta da tre livelli: fisico, mentale e spirituale, che interagiscono tra di loro e s’influenzano l’un con l’altro nei vari aspetti della vita.

L’Eubiotica, a detta del professor Luciano Pecchiai, suo fondatore, è nata da uno spirito di sperimentazione. Nel ’58 durante una riunione familiare in cui sfoglia per la prima volta la Bibbia scopre, racconta il professore, che «i dati che mi erano costati quindici anni di studio e fatiche inenarrabili, avrei potuto trovarli nel libro sacro della nostra tradizione. Allora ho smesso di fare ricerca dal punto di vista razionale e ho fatto una prova. Volevo vedere dove sarei arrivato se avessi seguito solo il dato biblico. E così è nata l’Eubiotica». Partendo dal concetto che l’uomo è un ecosistema fatto da corpo, mente e spirito, l’Eubiotica, prevalentemente nata per la salute del corpo, si è poi allargata per portare alimentazione a tutti e tre questi aspetti dell’essere umano. Nel 1960 Luciano Pecchiai, libero docente di Anatomia Patologica e Primario patologo emerito dell’Ospedale dei Bambini «Vittore Buzzi» di Milano, fonda presso lo stesso ospedale il «Centro di Eubiotica Umana» con lo scopo di curare «la messa a punto di una forma di terapia basata: 1) sull’impiego di un’alimentazione a base di prodotti quanto più possibile genuini e pertanto con tutto il loro patrimonio di quelle sostanze vitali necessarie per il mantenimento della salute; 2) sull’impiego dei vari presidi terapeutici che stimolano le difese dell’organismo e che abbiano come minimo comune denominatore la presenza di fattori vitali».

Da quel momento in poi il professore milanese lancia la sua lotta alle patologie gravi, riuscendo a guarire ogni sorta di malattie con un’alimentazione naturale e integrale.

L’Eubiotica, dal greco «eu»= buono e «bios»= vita, che sta a significare «una buona vita» o «vivere bene», si pone l’obiettivo, ci spiegava Picchiai, «di dare un contenuto culturale e scientifico all’esigenza di recuperare la sintonia con la natura, per vivere meglio e per una vita a misura d’uomo. L’alimentazione Eubiotica, cioè sana e naturale, in grado non solo di affrancare dalla patologia della civilizzazione ma anche di potenziare le difese dell’organismo così da rappresentare una vera e propria medicina preventiva, innanzitutto per la patologia ambientale», è fondata su principi che sono guida fin dalla prima infanzia: allattamento al seno; svezzamento dopo il sesto mese a base di brodi e frullati vegetali, farine di cereali, uso della carne solo a dentizione completata; integrità biologica dei cibi; consumo privilegiato dei cibi vegetali; pasti monopiatto; limitazione di alimenti precotti, surgelati, dolcificanti o industriali contenenti additivi; esclusione di caffè, thè, alcoolici, integratori sintetici, fumo e droghe.

Tutti i concetti naturalistici in voga ai giorni nostri hanno preso un po’ dall’Eubiotica. «Nel ’60 non c’era niente», affermava Pecchiai, «andando a chiedere di fare il primo pane integrale, il primo sbramato di risone, il primo olio d’oliva extravergine, perché raccomandavo di mangiare alimenti che non esistevano, ho generato le basi per i prodotti naturali, l’agricoltura biologica e il movimento verde. Poi tutti ne hanno attinto per farne un business e non hanno citato la fonte».

Il professor Pecchiai, mancato a 91 anni due anni fa, si è sempre ritenuto l’unico a portare avanti il concetto eubiotico integrale e non ha ceduto mai a nessun compromesso. «Quello che mi viene rimproverato, ma di cui mi vanto», diceva, «è di non aver creato in questi più di cinquant’anni un pecchiaiano o il pecchiaismo. Ma non posso demandare lo sviluppo dell’Eubiotica a nessuno. Ora tutta la mia medicina è fondata sulla bioenergetica: utilizzo energia primordiale, cosmica, i takioni, il chi, il prana, tutte cose che quarant’anni fa non potevo prospettare. Posso andare avanti da solo, tutto dipende dal tempo che mi verrà dato per poter arrivare al traguardo e dire tutto».

La ricerca di Pecchiai, monumento nazionale e pietra miliare della cultura naturale in Italia, non si è limitata a focalizzare sulla nutrizione strettamente detta ma ha esplorato canali nuovi per il conseguimento della salvaguardia della salute e un miglioramento della qualità della vita nel pieno rispetto della Natura all’interno di un’etica tutta Eubiotica.

 

Simona Valesi

Simona Valesi

Direttore Responsabile di OlisticNews. Giornalista pubblicista, milanese di nascita e californiana d’adozione, ha scritto per diverse testate italiane e statunitensi. Decisa a opporsi all’informazione denigratoria sensazionalista, volutamente...

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