di Jolanda Della Monica – 19 aprile 2020

Il raggiungimento del benessere e la longevità

La millenaria pratica dell’astensione dal cibo è contemplata in molte tradizioni ascetiche e spirituali oltre che nell’ambito della medicina.

Si configura non solo come rimedio per molti mali ma anche come un modo attraverso cui l’uomo può entrare in stati di consapevolezza al di fuori dell’ordinario mettendosi in contatto con il divino.

La scienza moderna ha sperimentalmente dimostrato i mirabili effetti che il silenzio metabolico ha sul nostro organismo.

Valter Longo direttore dell’ Istituto di Longevità della University of Southern California ha analizzato gli effetti di 4 giorni di digiuno sulle difese immunitarie di un gruppo di volontari arrivando ad affermare che «Il sistema immunitario si libera dalle cellule inutili mentre è spinto a rimettere in azione le cellule staminali capaci di assicurare la rigenerazione cellulare. Sono sufficienti 5 giorni di digiuno al mese per aumentare l’effetto della rigenerazione cellulare e prevenire l’invecchiamento».

La School of Medicine di Yale in uno studio ha osservato come in mancanza di cibo il nostro corpo produca una sostanza capace di spegnere l’infiammazione cronica che è terreno fertile per lo sviluppo di molte patologie. Si tratta del BHB (B idrossibutinato) in grado di inibire l’ NLRP3 che rientra in un insieme complesso di proteine che guidano la risposta infiammatoria in molte patologie.

L’ Intermountain Medical Center Heart Institute ha affermato che il digiuno periodico è utile per ridurre i diversi fattori di rischio cardiovascolare come i trigliceridi, il colesterolo, i livelli di zucchero nel sangue e il sovrappeso.

Dopo 24 ore di digiuno si verifica un aumento della neurogenesi.

Rudiger Dhalke medico digiunoterapeuta attivo nel campo dell’esoterismo, nel suo centro TAMANGA insegna i principi basilari di questa portentosa pratica dando l’opportunità ai neofiti di vivere, sotto stretta osservazione clinica, un’esperienza rinvigorente e arricchente sotto molteplici punti di vista.

Il dimagrimento è conseguenza dell’ esaurirsi delle scorte di glicogeno nel fegato e dell’ uso dell’adipe come fonte di energia.

Il digiuno si configura come un segnale ormetico, un segnale stressante che potenzia la capacità rigenerativa delle cellule proprio come l’esercizio fisico. Si verifica una risposta di rafforzamento perché si stimola l’autofagia, le cellule vecchie e logorate vengono eliminate e si ha un effetto detossinante poiché nel momento in cui il grasso viene bruciato vengono eliminate anche le scorie depositate negli adipociti.

L’equilibrio che si crea tra l’assunzione calorica e il silenzio metabolico favorisce una maggiore attività delle catecolammine che ci tiene più vispi e attivi.

Nel corso del tempo si sviluppa una maggiore sensibilità insulinica, un tasso più basso della glicemia (tasso di zuccheri nel sangue) che favorisce una più efficiente conversione del glucosio in energia, un minore accumulo di adipe e un aumento della capacità di acquisire massa magra. La stabilizzazione della glicemia nel sangue ci fa sentire più attivi e più energici.

Salvatore Simeone medico digiunoterapeuta afferma che questo esercizio permette di sperimentare una condizione esistenziale più piena e più gratificante perché consente l’accesso al piano dell’Anima, agli strati di Coscienza più profondi. L’umano ha in sé la Gnosi, una conoscenza intuitiva non appresa bagaglio ontogenetico e filogenetico che se ridestata, si configura come mirabile guida per l’azione.

Il digiuno oltre che atto religioso individuale, è anche un azione giuridica che può assumere le vesti di una contestazione pacifica.

Gandhi anche noto come il Mahatma (la traduzione dal Sanscrito è Grande Anima) è stato un mistico, un filosofo, un leader politico che ha guidato il suo paese nel lungo e tortuoso cammino di liberazione dal giogo bretone. Egli ebbe a dire che il digiuno è per l’interiorità quello che i sensi sono per il mondo esterno. Sono gli occhi attraverso cui l’individuo legge i messaggi della sua Anima.

E’ una grande opportunità per imparare a navigare dentro sé stessi.

Gli effetti nella sfera psichica si manifestano non solo a livello logico razionale ma anche a livello emotivo ed istintuale. La sensibilità e l’ emotività si affinano, la memoria, la capacità di problem solving e la concentrazione vengono potenziate. Affiorano nuove idee, si riescono a sciogliere nodi insoluti ma soprattutto, si ha la possibilità di aprirsi all’Ispirazione. Le intuizioni sono fulminee, originali e molto spesso si spingono molto al di là dell’umana comprensione.

Gli Sciamani appartenenti alla tribù dei Lakota anche nota come Sioux, prescrivono ai giovani e tutti coloro che sono malati o infelici la partecipazione al rito noto come Ricerca della Visione. Il candidato è invitato a trascorrere 4 giorni su di un’altura in montagna senza cibo né acqua in attesa di essere contattato dagli Spiriti che daranno risposta alle sue domande sotto forma di immagini mentali.

Il non impegnare il corpo nella digestione di cibo favorisce l’introversione dell’ energia e delle proprie risorse e il ridestarsi dell’ Archetipo della femminilità legato al lasciarsi andare, alla fiducia, all’accoglienza e alla ricettività. I confini della propria personalità diventano più labili, si sviluppa una maggiore capacità di cogliere subitaneamente il senso più profondo delle cose. La sensazione è quella di essere inseriti in una comunità più grande in cui le pretese dell’ istanza egoica vengono ridimensionate. Si è agiti, non si agisce.

L’Io molla le cime e lascia il timone al Sé che si configura come nutrimento ed elemento rinvigorente della Psiche. C’è una maggiore apertura nei confronti delle istanze intime, una maggiore sensibilità nei confronti dei desideri autentici perché si entra in contatto con la propria reale natura.

La recuperata relazione con Sé stessi favorisce l’integrazione delle parti più profonde della psiche creando l’occasione per assaporare una vita piena, traboccante di significato, feconda e produttiva.

Non resta che provare a imboccare la strada già battuta dai molti Maestri che, sebbene vissuti in epoche diverse, ci hanno indicato tutti la stessa direzione.

Iolanda Della Monica

 

 

 

 

Iolanda Della Monica

Dottoressa in scienze e tecniche psicologiche. Blogger per conto della comunità di ricerca Rebis. Ricercatrice entusiasta. Filantropa, animalista ed ecologista. Amante dell'arte in tutte le sue molteplici sfumature. E' stata dialogatrice per conto...

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