Era il 2010 e l’O.M.S., Organizzazione Mondiale della Sanità, nel documento ufficiale dedicato alla Medicina tradizionale e Medicina Complementare e Alternativa, sentiva l’esigenza di definire i “Parametri per la formazione in Naturopatia“, riconoscendo il ruolo di un pubblico, come si legge nel documento, “disincantato nei confronti delle cosiddette pratiche di medicina ‘occidentale’ e più interessato alle pratiche di cura olistiche”.
Nel frattempo in Italia si assiste ad un cambio di rotta per la pratica naturopatica.
Anno di svolta per l’affermazione della Naturopatia contemporanea nel nostro paese è il 2013. Fino ad allora chiedendo a dieci persone cosa fosse la Naturopatia avremmo avuto dieci opinioni diverse. Oggi è ancora così! Ma con il lavoro di recupero delle basi storiche, filosofiche e metodologiche formalizzate nella Norma UNI 11491:2013 e con la richiesta di garanzie da parte del mercato la chiarezza non è più solo opzionale.
Scorrendo i capitoli della Norma è possibile rispondere ai comprensibili dubbi sul mondo della Naturopatia: compiti e attività specifiche della figura professionale del naturopata, conoscenze, abilità e competenze associate all’attività professionale, elementi per la valutazione e convalida dei risultati dell’apprendimento, aspetti etici e deontologici applicabili alla professione, elementi per lo svolgimento dell’attività professionale, sono questi in breve gli argomenti analizzati su cui ogni naturopata e gli utenti possono riferirsi nella pratica.
Cos’è la naturopatia?
Se fosse uno spot sarebbe: la naturopatia non cura le malattie, ha cura della salute!
La Naturopatia è un approccio multidisciplinare che ha a cuore l’uomo sotto ogni sua dimensione unica e irripetibile. La dimensione fisica, psico-emotiva, spirituale, così tanto interconnesse tra loro. Sostiene la persona nel processo di consapevolezza delle profonde cause dei suoi disturbi senza sopprimerli. Durante una visita naturopatica si potrà anche partire dall’osservazione di un sintomo fisico ma considerandolo come un messaggio che la natura ha scelto per comunicare alla persona che qualcosa non procede secondo i piani.
Considerando la specifica costituzione fisica, energetica ed emotiva, indagando attitudini, capacità e la storia della persona ne sostiene il suo processo di autoguarigione e di integrazione alla propria specifica natura, utilizzando soprattutto un linguaggio positivo.
La Naturopatia è una professione riconosciuta in Italia?
Un dato di fatto è che in Italia esistono professioni non regolamentate da albi e collegi che fanno riferimento alla Legge 4/2013. Per la Naturopatia il risultato legislativo è sostenuto dalla Norma UNI 11491:2013. L’iter normativo ha consentito di recuperare l’identità filosofica, funzionale, formativa, strumentale e concorrenziale della professione, in accordo con gli specifici stakeholders del settore. A coronamento di tutto il processo la Naturopatia ha ottenuto la certificazione accreditata.
Sembra tutto bellissimo ma…la naturopatia funziona davvero?
Si, nella misura in cui non richiede un atto di fede ma la consapevolezza della persona nel riappropriarsi del proprio ruolo di protagonista attivo delle sue scelte di vita e della sua buona salute. Il naturopata è il mezzo che mette a disposizione studio costante, integrazione delle conoscenze con l’evoluzione della ricerca scientifica, esperienza sul campo e il dialogo aperto con tutte le altre professioni della salute. La Naturopatia contemporanea sta sempre più affermando la propria identità a dispetto di chi vorrebbe che rimanesse una pratica contrapposta alla medicina allopatica, la sua “sorellina minore” o legata ad un sapere esoterico e gestita da praticoni.
Il segreto della naturopatia?
Nessun segreto, basta saper scegliere il professionista che può dimostrare le migliori garanzie di professionalità!