Come aggiungere vita ai nostri anni attraverso il movimento spiraliforme dei vortici energetici che coincidono con il sistema endocrino. Un medico racconta la sua esperienza professionale

Chakra, stringhe quantiche e medicina vibrazionale. Il mix che si ottiene porta a “benattia”. Il come lo spieghiamo di seguito.
Che siamo esseri di luce, che non è necessario porsi il dilemma dell’avere o meno un’anima, perché noi siamo anima, lo sappiamo da tempo. Così come conosciamo che la teoria delle stringhe quantiche, attraverso l’entanglement, contribuisce a dare energia al mitocondrio, principale fonte di energia delle cellule del corpo. Ma sentirlo spiegare da un medico pneumologo e psichiatra, che per 20 anni ha lavorato nell’esercito italiano prima di avvicinarsi alle medicine complementari, non capita tutti i giorni. Nella conferenza sul tema “Medicina informazionale e Chakra”, promossa da GSMI – Gruppo di studio medicine integrate e con contenuti rigorosamente medici e clinici, hanno trovato spazio anche il numero sacro di Hoponopono (3396815) applicato a un dispositivo che alcalinizza l’acqua e la regressione karmica delle vite precedenti; mentre la conclusione è avvenuta con un trattamento energetico di riequilibrio aurico manuale.

Francesco Oliviero, dopo il percorso di medicina accademica istituzionale iniziato nel 1977, ha iniziato anche quello delle medicine naturali complementari olistiche nel 1989, passando dall’omotossicologia alla PNEI, per arrivare alla kinesiologia quantistica.

“Il paradigma clinico che mi avevano insegnato all’università – spiega Oliviero, non mi soddisfaceva: era una guerra continua verso batteri, virus, funghi, infezioni, allergie, dolori. La maggior parte dei farmaci, sono anti qualcosa, ci avete mai fatto caso? Così come la malattia è sempre stata definita una disgrazia e un’ingiustizia che la vita mette lungo il nostro percorso terreno. Ma io volevo trovare altre risposte.”

Con il libro Benattia, scritto nel 2003, Oliviero ha dato un significato al dolore, alla sofferenza e alla malattia per riattivare il potere di autoguarigione della persona. Ha introdotto il concetto di medicina omeosinergetica per una comprensione e una cura dell’uomo in senso globale e integrato con omeopatia, fisica quantistica, teorie di Hammer, concetto di ki/prana e tutto quanto collegato a una medicina dell’anima.

Con la medicina vibrazionale ha definito il corpo umano non solo una straordinaria comunità di cellule ma anche di energia, emozioni e psiche. Insieme questi aspetti costituiscono una realtà integrata, un’unica entità dotata di tre dimensioni: quella più facilmente visibile, l’organismo in quanto costituito da energia molto condensata; quella meno visibile, ma comunque rilevabile attraverso il campo elettromagnetico o bio-campo umano, aura e chackra; e quella ancora più sottile, difficilmente rilevabile se non si entra nel mondo della realtà dell’infinitamente piccolo, che è la mente.

Il suo interesse per il sistema dei chakra inizia 20 anni orsono. Chackra, adattamento occidentale del termine sanscrito, indica “ruota” o “disco”. Ha molteplici significati, tra questi vi è quello spirituale per cui il chakra è uno degli attributi di Viṣṇu, la divinità maschile più importante dell’induismo e consiste in un disco che egli usualmente stringe in una delle mani per rappresentare il potere divino e vi è il significato yogico di percorso ascensionale e karmico rappresentato con la kuṇḍalinī.

Oliviero ne analizza un terzo: quello più affine alla medicina vibrazionale/informazionale. In un’ottica PNEIM (psico neuro endocrino immunologia metabolica) – ndr: non è un errore la emme finale, ma un’integrazione di Oliviero e altri colleghi – nel corpo umano esistono sistemi organici (ghiandole endocrine) che intercettano i segnali oscillatori come ad esempio i campi elettrici emessi dal cervello in segnali biochimici (neuroni) ai quali il corpo umano risponde con regolazioni biofisiche (funzionali/metaboliche ed immunitarie). Per la guarigione servono quindi modalità formulate in chiave biofisica e non più e solo biochimica cioè che intervengano a monte della reattività biochimica e che possano agire a livello della frequenza e della lunghezza d’onda del segnale oscillatorio incoerente, lanciato a sua volta dal corrispettivo chackra, prima che venga intercettato dal sistema neuro endocrino e generi malattia.

Più nel dettaglio lo schema è il seguente:

Primo chackra – gonadi sessuali paura

Secondo chackra – surrenali – mancanza di piacere o troppa dipendenza psicofisica

Terzo chackra – pancreas – scarsa autostima e sensi di colpa

Quarto chackra – timo – abbandono e solitudine

Quinto chackra – tiroide – difficoltà ad esprimersi

Sesto chackra – ipofisi – mancanza di obiettivi e confusione

Settimo chackra – epifisi – sentimento di non appartenenza al mondo, rigidità.

Ma come individuare la disarmonia del cackra e quindi la corrispettiva ghiandola implicata per poi scegliere il rimedio più indicato?
Risposta di Oliviero: “Con il test kinesiologico quantico dei 9 mudra, ideato da me, per intercettare la vera causa del sintomo (facendo vera diagnosi) e per risolverlo (facendo vera terapia) alla radice prima che si trasformi in dolore e malattia. Ecco, questo è il mio metodo olistico: attraverso l’intercettazione di un segnale disfunzionale siamo in grado di poterlo trasformare in un volano per la guarigione. Questa ricerca è il frutto della mia esperienza in diversi settori medici da 42 anni; sapere che questo studio potrà essere utilizzato anche da altri, non solo medici, mi fa enormemente piacere. Condivisione e circolarità sono il mio mantra olistico”.

 

Per approfondimenti sugli studi di Francesco Oliviero:

test kinesiologico

onde scalari e consapevolezza

Elena Carrera

Elena Carrera

Elena Carrera, pranic healer da 22 anni con Institute for Inner Studies Choa Kok Sui, opera nel mondo delle energie olistiche come shiatsuca e blogger. Dopo tre anni di studio e pratica ha conseguito l'attestato di qualificazione professionale di...

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