La Wicca e il Calicantus
21 novembre 2020
di Elena Carrera
Domani inizia la seconda settimana del tempo di Avvento per la chiesa cristiana cattolica di rito ambrosiano, mentre per quella di rito romano l’Avvento inizierà il prossimo 29 novembre. Queste date del calendario liturgico sono risapute da molti, ma solo pochi sanno, oppure hanno preferito dimenticare, che questo periodo, così strettamente legato alla fede cristiana, ha origini pagane, cioè etimologicamente legate alle divinità politeistiche e alle pratiche cultuali tradizionali, sviluppatesi prima dell’avvento del cristianesimo. Già, perché il rapporto tra divino e umano ha decisamente più di 2020 anni, siamo tutti d’accordo, vero?.
Vorrei quindi accompagnare i lettori di Olisticnews, in questo periodo che porta al Natale, raccontando, a puntate, alcune antiche tradizioni popolari, dalle quali trarre ispirazione ancora oggi.
Tra le varie forme di legame con l’eterno, con approccio laico – cioè svincolato dall’autorità religiosa ritenuta depositaria di un unico diritto divino, ma non necessariamente irrispettoso – vorrei iniziare raccontando quello della Wicca.
Si tratta di un percorso spirituale esoterico, chiamato anche arte, che celebra i cicli della natura e il principio dell’Uno formato dal divino femminile della Dea al fianco del suo complementare maschile, Dio. L’origine della Wicca si perde nel tempo della magia popolare, ma nella sua forma moderna viene fatta coincidere con i trattati di Scott Cunninghan, scritti tra il 1960 e il 1993, anno della sua morte.
Secondo il calendario wiccan, il ciclo naturale della natura è collegato alle fasi lunari e alle quattro stagioni, suddivise a loro volta tra il momento di massimo splendore (solstizio o equinozio) e di minimo, cioè quando la stagione cede il passo alla successiva (definita quinta stagione nella Medicina tradizionale cinese – di cui abbiamo parlato in una news di ottobre 2019 – e punto massimo in potenza secondo la filosofia aristotelica).
Con l’inizio del periodo di Avvento 2020, che vede la Luna piena il 30 novembre, ci prepariamo al solstizio di inverno, 20/24 dicembre, quando la notte sarà la più lunga dell’anno. Nella ruota dell’anno solare, il sole non sarà mai più lontano di così dalla terra; tuttavia, anche se il buio si impadronirà della terra, sappiamo che proprio da quel giorno più buio in poi le giornate, seppur minimamente, inizieranno ad allungarsi.
Il ritorno della luce veniva celebrato dalla antica festa pagana di Yule, che poi si trasformò nella festa cristiana di Natale, celebrata ancor prima dagli ebrei con la festa di Hannukkah e poi anche da musulmani, induisti e buddisti secondo i quali il 25 dicembre corrisponde alla nascita del profeta Gesù, il nazareno.
Secondo la Wicca questa importante festa va preparata al meglio proprio in queste settimane di fine novembre e metà dicembre, via via sempre più buie, che la precedono. Tra i vari suggerimenti che ci vengono da questa tradizione c’è quello di creare una ghirlanda di rami, arbusti e fiori da appendere fuori dalla porta. È possibile usare pino e vischio, piante che simboleggiano protezione e guarigione, agrifoglio che rappresenta l’unione tra sole e terra e tanto, tanto calicantus, il profumatissimo letteralmente dal greco, fiore d’inverno, e di Natale per eccellenza. Una antica leggenda popolare racconta che un pettirosso infreddolito e ricoperto di neve vagò per giorni da un albero all’altro, fino a che trovò riparo tra i rami di calicantus. Per ricompensare l’arbusto della sua bontà e gentilezza, la Luna, magicamente, fece cadere una pioggia di stelle che donarono ai fiori il loro aspetto splendente e dorato di campanelle con l’intenso profumo e all’interno una piccola corolla di rosso che ricorda, appunto, il pettirosso.
Non dimentichiamo, poi, che la ghirlanda rappresenta, guarda caso, una ruota che ricorda la circolarità e continuità della natura che, anche nel momento più freddo e buio, sempre si rigenererà. Lentamente, ma inesorabilmente.
Le prossime puntate d’Avvento 2020 saranno:
5 dicembre/Il simbolismo alchemico di Santa Klaus e dell’albero
12 dicembre/ S. Lucia e la festa della luce
19 dicembre/La leggenda del Natale