Sta a noi scegliere quale atteggiamento adottare in questo periodo: di paura, di apprendimento o di crescita. L’opzione dipende da quale lezione stiamo traendo da questa emergenza globalizzata non solo sanitaria

Tra le centinaia, forse migliaia, di messaggi ricevuti in questi oltre 40 giorni di isolamento, vorrei soffermarmi su due in particolare che solo apparentemente non sono collegati tra loro. Il primo è stato inviato da alcuni studenti di una facoltà di biologia, il secondo dall’associazione Casa per la pace di Milano, un punto di riferimento attivo da anni in città sui temi della nonviolenza, dell’antimilitarismo e dell’interculturalità.

Partiamo da primo che vorrei condividere con tutti voi: “Avete dato un milione di euro al mese ai calciatori e 1300 euro ai biologi? Bene, ora fatevi curare dai primi”. In queste pagine di Olisticnews si è recentemente parlato dell’importanza della competenza, ma credo che non siano mai tempo e parole sprecate quando servono per sottolineare l’inestimabile valore sociale della competenza, della ricerca, dello studio, della fatica e della dedizione all’analisi dei nostri dottorandi, post doc e scienziati e studiosi. Io ho la fortuna e l’onore di aver lavorato diversi anni con alcuni di loro e vi posso garantire che è semplicemente stupefacente vedere come un gruppo di giovani dottorandi, provenienti da ogni angolo del globo terraqueo, lavorino insieme per costruire parola dopo parola, formula dopo formula, evidenza scientifica dopo evidenza scientifica, un paper che verrà pubblicato da una prestigiosa rivista scientifica e che contribuirà ad ampliare i confini della ricerca nella sua complessità. Questi studenti dedicano tutto il loro tempo e le loro energie per produrre una ricerca innovativa che possa, anche seppur in minima parte, arricchire le conoscenze che la scienza necessita per ideare, ad esempio, un nuovo vaccino, un nuovo farmaco, un nuovo dispositivo medico. Spesso questi ragazzi non provengono da famiglie abbienti e si pagano i loro studi e i loro periodi di visiting in altri centri e dipartimenti universitari con borse di studio al merito per poi guadagnare appunto , come riportava il post dei giovani biologi, al massimo 1300 euro al mese. Ma a generosità, non solo finanziara ma anche di empatia, degli italiani a favore di Protezione civile, di associazioni di volontariato sanitario, di varie strutture e presidi ospedalieri fa ben sperare: l’attenzione che richiede e merita il nostro Servizio Sanitario Italiano al termine di questo doloroso e faticoso momento storico speriamo aumenti ancora in modo da incentivare sempre più giovani a dedicarsi alla ricerca e un poco meno ai campi da calcio.

Il secondo rappresenta tre modalità di vivere, e quindi affrontare, il periodo Covid 19. Con la paura, l’apprendimento e la crescita.

Paura: contagiato da emozioni legate alla paura e alla rabbia, accumulo cibo, farmaci e informazioni, comprese indistintamente fake news, mi arrabbio, non mi rendo disponibile ad aiutare nessuno e considero chiunque fuori da casa mia un potenziale untore da accusare e/o denunciare se lo vedo non rispettare le norme vigenti.

Apprendimento: prendo coscienza della situazione, comincio a pensare a come comportarmi in questo nuova situazione, smetto di abbuffarmi di cibo spazzatura e da ogni notizie che trovo sul web, inizio una dieta disintossicante, verifico ogni news prima di inoltrarla, riconosco di far parte di un unico immenso organismo e che devo fare la mia parte per generare la guarigione collettiva.

Crescita: capisco che oltre a prendermi cura di me stesso posso anche donare alcuni miei talenti a chi ne ha bisogno, cerco il modo di essere utile al mio prossimo mentre scopro un nuovo modo per adattarmi ai cambiamenti, divento empatico con me stesso, con gli altri e soprattutto con l’universo che ringrazio, apprezzo e al quale chiedo perdono per iniziare così un domani nel migliore dei modi possibili.

Tutti, io compresa, abbiamo critiato il nostro sistema sanitario e il relativo personale, dimenticando invece che è considerato tra i migliori al mondo perché basato sul principo universale del diritto alla salute; tutti, io compresa, in questa quarantena di isolamento siamo passati sia dalla prima, sia dalla seconda fase di trasformazione. Ora tutti, io compresa, stiamo entrando nella terza fase: sfruttandola al meglio faremo bene a noi, agli altri, a tutto l’ecosistema. Apprezzare e ringraziare chi ora ci sta aiutanto (tra i quali anche i biologi che hanno lanciato nell’etere il post provocatorio di farci curare dai calciatori) contribuirà a farci crescere con la consapevolezza che l’apprendimento, l’impegno, la fatica, le rinunce per lo studio, la competenza professionale e la ricerca sono fondamentali per impostare un nuovo stile di vita più ecosostenibile, empatico, sano, equilibrato, onesto e generoso.

Perché si sa, oggi il mondo sta riprendendo spazi e ritmi naturali costringendo in gabbia solo gli esseri umani, non il resto delle sue creature. Non dimentichiamolo, quanto questa emergenza globale, non solo sanitaria, finirà. Lo dobbiamo alle migliaia di anime volate via.

Elena Carrera

Elena Carrera

Elena Carrera, pranic healer da 22 anni con Institute for Inner Studies Choa Kok Sui, opera nel mondo delle energie olistiche come shiatsuca e blogger. Dopo tre anni di studio e pratica ha conseguito l'attestato di qualificazione professionale di...

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