Una situazione di panico generalizzato può solo preludere a nuove malattie, disservizi e disagi.
L’isolamento preventivo richiesto, in questi giorni, da istituzioni e sistema sanitario per rallentare e arginare il contagio del Coranavirus ha costretto tutti a rallentare i ritmi, se non addirittura in molti casi, come per noi operatori olistici, a sospendere temporaneamente le nostre attività professionali.
Eppure l’appello che arriva da diversi medici tra i quali gli aderenti all’associazione AMPAS (medicina di segnale) e di Maria Rita Gismondo, Direttore responsabile del laboratorio di Macrobiologia Clinica dell’Ospedale Sacco di Milano, è quello di fornire ai pazienti le corrette indicazioni per un rafforzamento delle difese immunitarie naturali, ricordando appunto che la paura e il panico sono potenti immunosoppressori.
La diffusione del Coronavirus Covid-19 non sembra particolarmente diversa dalle diffusioni usuali di altri virus influenzali, sulla base dei dati ufficiali ad oggi disponibili. A esempio, per il Covid-19 a livello mondiale secondo le ultime notizie ANSA, ci sono:
- 77.662 contagiati
- 21.029 guariti
- 2.360 decessi
Globalmente, ogni anno, il virus influenzale colpisce tra il 5 e il 15% della popolazione adulta, vale a dire da 350 milioni a 1 miliardo di persone. L’OMS- Organismo Mondiale della sanità specifica inoltre che tra i 3 e i 5 milioni di casi di influenza riportati annualmente evolvono in complicanze che causano il decesso in circa il 10% dei casi – vale a dire da 250 a 500 mila persone, soprattutto tra i gruppi di popolazione a rischio e cioè bambini sotto i 5 anni, anziani e persone affette da malattie croniche. I 2.360 decessi del Covid-19 appaiono dunque essere un numero ridottissimo, cioè meno dell’1%, rispetto alla mortalità annuale attesa per la normale influenza.
Detto ciò in questi giorni in cui siamo stati invitati a rallentare i ritmi di vita, potremmo utilizzare il tempo a disposizione per informarci correttamente, gestire infondate paure e quindi disintossicarci, riposarci e rafforzare le nostre difese immunitarie. Ad esempio riassaporando semplice gioie della vita quotidiana: dormire un poco di più, passeggiare nella natura, preparare dolci per amici e vicini di casa, riparare un abito che avevamo deciso di buttare e invece possiamo rimettere a nuovo.
Senza quasi accorgercene stiamo vivendo giornate molto produttive, anche se diversamente produttive rispetto agli standard abituali, combattendo la paura e prendendoci cura di noi stessi. Il miglior antidoto alla paura, si sa, è l’amore verso noi stessi e verso gli altri. Quando stiamo bene il nostro organismo produce ormoni che aumentano il nostro benessere e contrastano quelli dello stress come il cortisolo. Lasciando così libere le difese immunitarie per combattere batteri, virus e soprattutto fake news di pandemie letali che ci imbrigliano creando allarmi eccessivi.
Elena Carrera